mercoledì 22 luglio 2015

Unpopular Opinions Book Tag

Parlando con la mia migliore amica di libri e serie mi sono resa conto di essere fin troppo polemica e incontentabile. Se poi ci si mettono pure il caldo, un cane che cerca di buttare giù la porta dell'altra stanza perché non sa stare solo un attimo e un misterioso dolore al fianco divento un vero e proprio mostro a tre teste. Non è forse il momento adatto per fare questo infelice tag?

1. A Popular Book or series that you didn't like. - Un libro, o una serie, gettonato che però a te non è piaciuto.

Attualmente tutti parlano di "Me and Earl and the dying girl" come se fosse il libro del secolo, e io, che l'ho letto molto prima che il resto del mondo lo scoprisse, mi ritrovo a pensare: "bah!". Ho letto dozzine di recensioni positive e tutte avevano in comune la morte dell'autore di queste per eccesso di risate, ma non c'è niente da ridere in questo libro, non per me.

2. A Popular Book or series that every one else seems to hate but you love.  - Un libro, o serie, gettonato che tutti gli altri sembrano odiare ma tu ami.

Questa è difficile, lo ammetto. Forse "Allegiant", anche se non è che gli altri lo odino. Ha un finale un po' "bittersweet" e molti fan della serie sono rimasti davvero delusi, ma a me è piaciuto come gli altri due.

3. A Love Triangle where the main character ended up with the person you did NOT want them to end up with OR an OTP that you don't like. - Un triangolo amoroso in cui il protagonista finisce con la persona con cui non volevi che finisse O una OTP ("one true pairing") che non ti è piaciuta.

E' troppo banale "Twilight"? Non ho un buon rapporto con i triangoli amorosi in generale, ma quello tra Edward-Bella-Jacob è troppo per me. Adoro i vampiri ma io non avrei mai scelto l'eternità ad un lupacchiotto.

4. A popular book Genre that you hardly reach for. - Un genere gettonato che però difficilmente scegli di leggere.

Sci-Fi. Io e gli alieni non dobbiamo vederci nemmeno con un telescopio. Ci sono, però, le eccezioni, come il mio amato "La quinta onda".

5. A popular or beloved character that you do not like. - Un personaggio famoso o amato che non ti piace.

Qui potrei iniziare a scrivere ora e finire tra tre o quattro giorni, ma il primo nome che mi è venuto in mente è: Charlie, di "Noi siamo infinito". Leggere questo libro è stato un parto trigemellare e quel ragazzino è semplicemnte...grrr!
 
6. A popular author that you can't seem to get into. - Un autore famoso che non riesce a colpirti.

Jennifer L. Armentrout. Probabilmente è anche colpa delle "fantastiche" cover dei suoi libri, ma proprio non riesco ad appassionarmi al suo stile e ai suoi personaggi.

7. A popular book trope that you're tired of seeing. - Un cliché che sei stanco di vedere.

Mia madre non fa altro che ripetere a mio fratello "alle ragazze piacciono gli stronzi", beh...non a questa! Sono davvero stanca di leggere di "bad boys" che rubano il cuore alle più angeliche ragazze (che poi finiscono per diventare, magicamente, pervertite) e hanno sempre una giustificazione per il loro comportamento (es: genitori distaccati, fratelli morti, delusioni amorose, cani rapiti da un velociraptor).

 
8. A popular series that you have no interest in reading. - Una serie gettonata che non ti va di leggere.

In realtà non è che non mi vada di leggerla, ma ogni volta che vado in libreria c'è qualcosa che mi attira di più! Si tratta di "Percy Jackson e gli dei dell'Olimpo" e prometto che un giorno la leggerò.
 
9. The saying goes "The book is always better than the movie", but what movie or T.V. show adaptation do you prefer more than the book? - Si dice "il libro è sempre meglio del film", ma quale film o serie TV ispirata ad un libro ti è piaciuto più del libro?

Non ho dubbi: "Il lato positivo". Ho finito il libro sforzandomi disumanamente ma il film mi è davvero piaciuto! Tutto merito di Jennifer Lawrence e Bradley Cooper.

E così si conclude questo tag! Mi sento sempre meglio dopo aver sputato un po' di veleno. Alla prossima!

domenica 19 luglio 2015

Recensione "Storia di una ladra di libri" di Markus Zusak

Buongiorno a tutti! Sì, so benissimo che sto parlando da sola, ma mi piace illudermi. Oggi vi parlerò di "Storia di una ladra di libri", un libro che è rimasto ad impolverarsi nella mia libreria per quasi un anno aspettando che io fossi dell'umore adatto per leggerlo. Quando si parla di libri storici devo rigorosamente essere in vacanza, serena e pronta ad addormentarmi nel cuscino bagnato di lacrime.
Voto: 4.5/5
Editore: Sperling & Kupfer
Prezzo: 16,90

Pagine: 576

Sinossi: 
 Nella Germania della Seconda guerra mondiale, quando ogni cosa è in rovina, una bambina di nove anni, Liesel, inizia la sua carriera di ladra. All'inizio è la fame a spingerla, e il suo bottino consiste in qualche mela, ma poi il vero, prezioso oggetto dei suoi furti sono i libri. Perché rubarli significa salvarli, e soprattutto salvare se stessa. Liesel infatti sta fuggendo dalle rovine della sua casa e della sua famiglia, accompagnata dal fratellino più piccolo e diretta al paese vicino a Monaco dove l'aspetta la famiglia che li ha adottati. Nell'inverno gelido e bianco di neve, il bambino non ce la fa, ed è proprio vicino alla sua tomba che lei trova il primo libro. Il secondo, invece, lo salva dal fuoco di uno dei tanti roghi accesi dai nazisti. Col passare del tempo il numero dei libri cresce e le parole diventano compagne di viaggio, ciascuna testimone di eventi terribili ai quali la bambina sopravvive, protetta da quei suoi immortali, straordinari, amorevoli angeli custodi. 





"Storia di una ladra di libri" è la storia di Liesel Meminger, una bambina tedesca nella Germandia nazista, che dopo aver assistito alla morte del fratellino su un treno che l'avrebbe portata a Molching, vicino Monaco, viene affidata dalla propria madre a una coppia di perfetti sconosciuti: Rosa e Hans Hubermann. Rosa è un burbero donnone specializzato in insulti ("saumensch" e "saukerl" sono i suoi preferiti) e in terribili minestre di piselli, Hans è un imbianchino con un grande amore per la fisarmonica. La particolarità della storia sta nel singolare narratore: la Morte. E' infatti la Morte a narrarci le avventure e i piccoli furti della dolce Liesel, con excursus e "spoiler" su altri personaggi. Ad interrompere la monotonia fatta di sporadici furti di mele o libri e partite a calcio con Rudy Steiner, il migliore amico di Liesel, è l'arrivo di un forestiero al numero 33 di Himmelstrasse: Max Vandenburg. Max è il figlio del soldato che, durante la Prima guerra mondiale, salvò la vita ad Hans Hubermann proponendolo per un piccolo lavoretto mentre gli altri soldati si recavano sul fronte. Da quel giorno la famiglia Hubermann nasconde l'ebreo nella cantina, dove Liesel lo va a trovare giornalmente e impara l'importanza delle parole, la più potente arma a disposizione dell'uomo.

Gennaio dopo Gennaio a scuola mi hanno riproposto minuti di silenzio, film strappa-lacrime e incontri con parenti dei sopravvissuti ai campi di concentramento, così mi ero decisa a stare alla larga dal tema della Seconda guerra mondiale...ma ci sono ricaduta. La tentazione era troppa, le belle recensioni ancora di più! E poi il libro non parla di ebrei, ma di tedeschi che non credono nella causa del loro Führer. Cosa potevo perdere, se non un po' di sanità mentale? Nulla, infatti ho guadagnato. Ho guadagnato un bel cuscino fradicio! Essendo una persona particolarmente emotiva non è raro che io pianga come una disperata durante la lettura di certi libri, e anche questa volta le lacrime non sono mancate. Che dire? Consiglio la lettura di questo libro a tutti, specialmente a chi, come me, è un po' stanco di sentire sempre le stesse cose narrate dalle vittime della guerra.

giovedì 9 luglio 2015

In my wishlist #1

Avendo ripreso a leggere solo ieri dopo una luuuuuunga pausa (maledetta maturità!) il mio primo post non sarà una recensione; inizierò invece con una rubrica che chiamerò "In my wishlist" (nella mia lista dei desideri) e, come si può facilmente intuire dal titolo, parlerò di uno o più libri che non vedo l'ora di comprare. Senza perdere tempo, iniziamo!


Editore: Sperling & Kupfer
Prezzo: 15,90
Pagine: 288
Sinossi:
Ava Lavender è nata con le ali, ma non può volare. Non può nemmeno vivere come le coetanee, perché sua madre la tiene chiusa in casa, al riparo da occhi indiscreti. Ma ha sedici anni e non si rassegna a essere diversa. In cerca di un perché, scava allora nel passato della sua famiglia, e scopre il destino infausto delle sue antenate: ognuna segnata da una peculiare stranezza, ognuna condannata a un amore infelice. E se fosse proprio l'amore la forza in grado di spezzare quell'antica maledizione? Un amore vero, capace di vedere oltre le apparenze. Per trovarlo, Ava dovrà affrontare il mondo fuori, gli sguardi di chi la crede un mostro o un angelo. Fino alla notte del solstizio d'estate, quando sarà lei a scrivere un nuovo, forse decisivo capitolo nella storia straordinaria della sua famiglia. 

Inutile mentire, la ragione principale per cui questo libro è nella mia wishlist è la copertina della versione originale. Non è meravigliosa? Sì, lo è. Certo, per una volta la copertina italiana somiglia vagamente all'originale, ma non c'è storia. Preferirei comprarlo in inglese su internet ma non so cosa potrebbe succedere se dovessi trovarmelo davanti in libreria. Ho letto meravigliose recensioni di questo libro e le cinque stelline su Amazon sono l'ennesima garanzia!